SULMONA – “L’APC (Agenzia di Promozione Culturale) di Sulmona, va mantenuta con la sua autonomia e non accorpata. Non si può penalizzare ancora un territorio già più volte preso di mira da politiche scellerate”. È questa la posizione della consigliera regionale della Lega, Antonietta La Porta, che ha incontrato in mattinata l’assessore alla cultura Mauro Febbo.
“Ho rappresentato le criticità del progetto ed ho ribadito la necessità che si mantenga l’autonomia gestionale dell’APC. Mi sono messa a disposizione affinché, insieme, si possa trovare una soluzione che risulti meno impattante sul territorio. Mi sarei aspettata una collaborazione diversa e ringrazio il mio collega di partito Simone Angelosante, presente all’incontro, per il sostegno in questa battaglia. Spero nel buon senso dell’assessore affinché il progetto venga rivisto. Mi auguro che la sua posizione cambi e raccolga le istanze di chi vuole mantenere l’ultimo presidio culturale di una città storica come Sulmona. Se così non fosse sarebbe proprio l’assessore alla cultura il primo nemico della cultura a Sulmona. La riorganizzazione delle posizioni amministrative degli uffici regionali, va fatta ma non a danno delle zone più deboli”.
La consigliera La Porta ricorda che non è la prima volta che si penalizza la cultura nella città peligna. “Con la precedente amministrazione regionale l’ufficio APC ed il Centro Regionale beni culturali furono accorpati, quindi l’ufficio ha già subito una penalizzazione mitigata da una ipotesi progettuale, che prevedeva di realizzare un Polo Culturale Unico a livello regionale con competenze sui beni culturali e sulle attività di promozione culturale regionale. Nulla è stato fatto ed oggi questa nuova mannaia cancella oltre 40 anni di importante attività eliminando qualsiasi prospettiva di crescita”.